Eccoci con un nuovo intervento per la rubrica dedicata alle riflessioni tratte da “La Pietra scartata”, il volume realizzato grazie ai contributi di alcuni docenti del Master per promotori del dono, il percorso universitario nato dopo due anni di sperimentazione nell’ambito di un progetto di impatto collettivo ideato dalla Fondazione Provinciale della Comunità Comasca.
L’estratto di oggi è a cura di Bernardino Casadei, Responsabile Sviluppo di Fondazione Italia per il dono Onlus e coordinatore del Master.
La promozione del dono come vocazione
Il dono, che è stato giustamente definito un fatto sociale totale, può trasformarsi nella pietra che, scartata dai costruttori, può diventare testata d’angolo di un nuovo e più umano edificio sociale. Ma perché ciò accada è necessaria la presenza di un soggetto sociale che abbia un interesse soggettivo nel promuoverlo e diffonderlo. Il terzo settore potrebbe essere tale soggetto, dato che grazie al dono può migliorare le proprie capacità comunicative, mobilitare risorse e riscoprire la propria identità. Purtroppo sono ancora poche le organizzazioni consapevoli di tutto ciò. Da qui la necessità di dar vita ad un’intensa attività culturale a cui questo libro e lo stesso Master sperano di dare un pur modesto contributo.
Se desideri leggere il contributo completo di Bernardino Casadei e degli altri docenti coinvolti, è possibile ricevere la versione digitale del volume con una donazione (suggerita di almeno 20 euro) a favore della realizzazione della terza edizione del campionato di raccolta fondi fra le società sportive DaiComo.